Il primo Concerto in cartellone tra quelli organizzati in occasione della festività di Santa Cecilia è del Complesso Bandistico Città di Norcia.
Durante il concerto, che si svolgerà a Norcia il 22 novembre, con inizio alle ore 18.30, presso l’Auditorium di San Francesco, in prima esecuzione assoluta, alla presenza dell’Autore, sarà presentato il pezzo
“Nursia, Eterna Sei!”
inno alla città di Norcia composto dal Maestro Mauro Marani con elaborazione per Orchestra di Fiati del Maestro Filippo Salemmi, direttore del Complesso Bandistico Città di Norcia. Il pezzo sarà eseguito con la partecipazione del Coro San Benedetto Città di Norcia, diretto dal Maestro Luca Garbini.
Un Concerto importante, quindi, per la città di Norcia che vanta una tradizione musicale importante e ben radicata: un brano che celebra in musica le sue caratteristiche, la sua gente, la sua cultura.
Per avvicinarci a questi importante pezzo prima di poterlo ascoltare, abbiamo chiesto al Maestro Marani di parlarcene e di descriverne le caratteristiche essenziali per poterlo meglio “assaporare” durante la sua prima esecuzione. Ringraziando il Maestro per la cortesia dimostrata nel rispondere alle nostre domande, riportiamo di seguito quanto ci ha detto sulla sua composizione.
Intervista al Maestro Mauro Marani su “Nursia, Eterna Sei!”
Maestro Marani, Lei ha composto “Nursia Eterna Sei”, un inno per la città di Norcia. Potrebbe spiegarci cos’è esattamente un inno?
L’inno, in generale, è una composizione poetica e musicale volta all’esaltazione del sentimento patriottico, religioso, mitologico o, comunque, a soggetti astratti e personalità superiori che evocano profondo rispetto, contemplazione e ammirazione da parte dei comuni mortali.
In questo senso, che tipo di struttura ha un Inno?
Di frequente la forma letteraria si presenta in una forma colta, aulica, a volte ermetica e sintetica nei contenuti espressi ma sicuramente densi di enfasi poetica. La partitura musicale, che è parte integrante dell’inno, almeno nell’accezione moderna, si presenta con una stesura complessiva breve (per favorirne da parte dei fruitori la memorizzazione tematica e l’orecchiabilità musicale) e normalmente grandiosa nell’arrangiamento per esaltare l’importanza del soggetto al quale è ispirato e dedicato.
A proposito dell’inno della città di Norcia da Lei composto, potrebbe darci qualche anticipazione sul testo?
Il testo dell’inno “Nursia, Eterna Sei!” descrive ed enfatizza quelle caratteristiche della città, fra tante altre, che mi hanno attirato maggiormente e degne di considerazione per essere valorizzate: la particolare collocazione geografica (Fieri monti che intorno s’ergono), le bellezze naturali, l’antichità storica del borgo, il carattere dei nursini (Prole umile) e, ovviamente, la figura più importante di Norcia, San Benedetto.
A che cosa si è ispirato per scrivere questo testo?
Il testo è nato dopo aver visitato Norcia varie volte e “respirandone” l’atmosfera umana benevola e accogliente, schietta e compassata, decisa e saggia, di chi abita una zona chiusa ed isolata, atmosfera abbastanza comune riscontrabile in Umbria in altre piccole città montane. Il tutto mi è sembrato appartenente ad una comunità di altri tempi (Vivi di onestà e santa umiltà, immaginaria un po’ come Shangri-la). Il testo in versione originale attuale, registrato e depositato SIAE, è composto da due strofe e ritornello. Sarebbe più sentito e coinvolgente per la cittadinanza se la stesura di altri versi, con le stesse metriche, fosse effettuata da persone o gruppi di studio locali: sono disponibile alla collaborazione in loco.
Per quanto riguarda la musica, da cosa ha tratto ispirazione?
Come per il testo sono state fondamentali le visite alla città per cercare di capirne le peculiarità, anche musicali, nascoste. Ho creato la parte strofica pensando ad un tema “popolare e immediato”, molto personale nella costruzione della linea melodica e nel sostegno armonico. L’andamento ritmico pacato è concepito per evocare le calme e sinuose brezze primaverili della natura circostante. Il ritornello, semplice e intuitivo nello svolgimento melodico (anch’esso a carattere popolare ) è più vigoroso nel declamare i “convincimenti” del testo con un crescendo delle sonorità, espresse per evidenziare l’affermazione dell’eternità di Norcia. Nella costruzione del ritornello mi sono ispirato ad un mio precedente “Inno della Pace” del 1989 e nel quale ho rivissuto delle particolari sensazioni di serenità scrivendo “Nursia, Eterna Sei!”. Degna di nota, l’originalità (per un inno di moderna concezione) dell’introduzione e la chiusura della composizione con una invocazione latina che auspica pace e abbondanza per l’Europa; severa e serena in stile Canto Gregoriano, concorre efficacemente alla partecipazione collettiva e sentita della piccola opera.
….A questo punto non ci rimane che aspettare con ansia la prima esibizione di sabato per poterlo finalmente ascoltare insieme a Lei.
V I A S P E T T I A M O T U T T I ! ! !